Debrecen (4-6) – Per la prima volta nella storia dei campionati europei una ginnasta francese sale sul gradino più alto del podio, anche se non si chiama LePennec. Una trave disastrosa ha infatti privato la parigina di un successo quasi annunciato. Un evento che la sua connazionale Marine Debauve (1^, 37.098) è stata pronta a cogliere, complice un infortunio durante il riscaldamento alla britannica Tweddle, l’altra candidata alla vittoria.
Alle spalle della transalpina si rivede la Russia, che ha piazzato al secondo posto, ma proprio ad un soffio, campionessa europea jr. a Patrasso Anna Pavlova (2^, 37.074), seguita da Yulia Lozhecko. L’unica rumena in gara, Leonida Florea, è solo settima. La triestina Francesca Benolli (5^, 36.137), sottoposta alla tensione dell’esordio “tra le grandi”, ha pagato al noviziato alcuni decimi alla trave e ha sporcato appena le parallele.
Un peccato veniale, che non le toglie il sorriso. “Va bene così. Ho raggiunto l’obbiettivo delle finali e domani al volteggio posso giocarmela al meglio (oggi ha fatto registrare all’attrezzo il punteggio migliore tra tutte e 24 le finaliste, ndr). Per il suo allenatore Diego Pecar “ha i numeri per migliorarsi ed il pregio della cocciutaggine. In più – aggiunge – credo sia molto importante per una della sua età il fatto di vivere nella propria città e frequentare la scuola insieme a tutte le altre ragazzine come lei (farà 16 anni in agosto).
Allenarsi molto va bene, ma tornare a casa e poter trovare la tranquillità e la protezione della propria famiglia ha una grande importanza a livello psicologico”. Monica Bergamelli è “arrabbiata” con la giudice russa che le ha tolto tre decimi al corpo libero, anche se poi si dice “abbastanza soddisfatta” della sua prestazione complessiva (10^, 35.262). “ Ho conquistato una posizione rispetto allo scorso anno ad Amsterdam, peccato solo non aver avuto il tempo di preparare un volteggio più competitivo”.
Nella finale maschile, dove non c’erano azzurri, lo spagnolo Rafael Martinez (1°, 55.350), che nel campionato italiano ha vestito quest’anno la maglia della Libertas Vercelli, è stato il protagonista di una vittoria rocambolesca, giocata tutta sulla rincorsa e terminata solo all’ultimo attrezzo, la sbarra.
Sotto gli occhi di Igor Cassina, tra gli spettatori, che domani l’avrà come avversario in finale, Rafael ha fatto registrare all’attrezzo 9.650, superando così il rumeno Razvan Selariu (2°, 55.237) e il bielorusso Savenkov (3°, 54.948). Si tratta di punteggi non proprio stratosferici, ma il declassamento degli esercizi ha fatto la sua parte.
La Romania, che dopo la figura imbarazzante in campo femminile, voleva quest’oro con tutte le sue forze, ha fatto buon viso a cattivo gioco. La Bielorussia, dal canto suo, pensionato un grande campione come Ivan Ivankov, ha colto un bronzo alla vigilia forse inatteso.(fb)

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